Talent manager

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Il talent manager è una figura simile all’ HR, ma allo stesso tempo differente e autonoma, che si occupa principalmente della selezione e della gestione dei talenti in azienda.

In un mondo aziendale in continua evoluzione, anche il settore delle risorse umane deve adeguarsi. Sono innumerevoli le sfide che le aziende di oggi devono affrontare per rimanere competitive e tra queste troviamo anche la capacità di attrarre e selezionare i migliori talenti.

Innanzitutto, è importante comprendere appieno la differenza tra Talent Management e Recruiting:

chi si occupa di recruitment ha come compito principale quello di assumere personale fornendo all’azienda la quantità di personale adeguato il prima possibile, il talent manager deve invece riconoscere il potenziale nella persona, potenziale che andrà ad impattare positivamente sull’azienda e sui risultati raggiunti da questa.

Non si tratta solo di trovare la persona giusta, ma di identificare candidati perfettamente rispondenti ai requisiti!

Senza  efficaci strategie di talent management, e quindi senza un talent manager capace di attirare, sviluppare e trattenere i migliori professionisti in azienda, non è possibile far prosperare un’azienda.

Il talent management infatti è un modo per aumentare la produttività in azienda, far crescere il fatturato e valorizzare il personale, ottenendo il massimo dalle prestazioni possibili. Il punto di vista del talent manager non è tanto quello di chiedersi se il candidato può ricoprire una determinata posizione lavorativa, ma comprendere se può contribuire con il suo valore al benessere dell’azienda.

Il talent manager lavora per far emergere il massimo dalle persone, investendo nella formazione continua e nello sviluppo delle skill di queste ultime. Le strategie di talent manager comportano lo sviluppo delle capacità e delle competenze dei dipendenti attraverso la formazione, anche linguistica. Ciò permette di migliorare le prestazioni del team e, di conseguenza, migliorare la produttività dell’impresa.

Pertanto, collabora strettamente con la Direzione per identificare le esigenze di assunzioni e proponendo strategie creative per individuare i potenziali candidati.

Quindi, il Talent Management serve a:

  • Attirare nuovi talenti, ovvero l’implementazione di tutte le attività necessarie di employer branding attraendo in maniera “naturale” i profili più adatti all’azienda che permettono di raggiungere i risultati aziendali. Ciò si traduce nell’assunzione dei dipendenti più adatti, capaci e qualificati sul mercato.
  • Supportare la crescita dei collaboratori, quindi aiutare i dipendenti nel mantenimento, o meglio ancora nel miglioramento, delle proprie skill tramite attività formative continue.
  • Aumentare l’engagement dei dipendenti: sicuramente il dipendente che condivide i valori della sua azienda, che si sente coinvolto ed ingaggiato nelle attività e parte integrande del raggiungimento degli obiettivi aziendali, è un dipendente più produttivo.
  • Ridurre il tasso di turnover: Quando i dipendenti di un’azienda si sentono apprezzati, quando sanno che riceveranno molte opportunità di crescita all’interno del proprio team e dell’organizzazione, saranno sicuramente meno propensi a cercare lavoro da un’altra parte.
  • Aumentare la soddisfazione dei clienti: grazie al maggior coinvolgimento dei dipendenti nel loro lavoro e alla condivisione di valori e obiettivi aziendali migliora la reputation dell’azienda.

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